La Melodia Dominante

Fantascienza

In quel momento davanti ai suoi occhi comparve uno spettacolo che la lasciò senza fiato. Dietro la boscaglia vide sorgere un grande pianeta… Sembrava la terra, ma non lo era, doveva essere sicuramente il loro pianeta! Dietro di esso vide lontana la grande luna rossa, ma allora…. Erano sulla luna verde? Fu un’emozione davvero unica vedere quel grande mondo azzurro e verde sospeso nello spazio, nel cielo ancora chiaro.
Sentì la voce mentale di Pietro cercarla ..Amore mio, stai guardando il cielo?..
..Sì, è meraviglioso.. Giulia si commosse e sentì una lacrima scivolarle sul viso.

Scelte

Per un attimo immaginò come sarebbe stato se suo nonno avesse compiuto delle scelte diverse. In quel momento avrebbero potuto essere seduti assieme attorno al lago, dove lui le avrebbe insegnato ad entrare in contatto con Persi… Sarebbe stato bellissimo, averlo sempre al suo fianco, l’avrebbe aspettata a scuola il primo giorno strizzandole l’occhio, felice di accoglierla finalmente tra i suoi amati studenti… Si sentì soffocare dalla malinconia, perché non poteva essere vero? Perché aveva dovuto andarsene e abbandonare la sua famiglia e la sua amata nipotina?

Passione

Il suo mezzo sorriso era tornato, ma non era né divertito né impertinente, era incantato. Le passò le mani sul collo e sulle spalle, sospirò. I suoi occhi neri e profondi erano colmi di adorazione, la fece sentire come se fosse la cosa più preziosa e sacra che lui avesse mai avuto davanti.
Fu colpita da quella sensazione e sospirò appagata. Pietro si avvicinò e posò le sue labbra su ogni centimetro della sua pelle, la sua mente era silenziosa in contemplazione, come se stesse compiendo un qualche rituale. Giulia lo lasciò fare godendosi ogni attimo e cercando di imprimersi tutto nella memoria, nei giorni successivi ne avrebbe sicuramente avuto bisogno…

Altre culture

Guardò il panorama buio, triste, una grande città, edifici alti uno vicino all’altro. Certo quello del laboratorio di Alec era più alto degli altri. Poteva vedere i tetti, le antenne i fumi che scaturivano da ogni costruzione. Una nebbia rossastra aleggiava in lontananza rendendo tutto ancora più… Squallido? Sospirò.

«È tutto così strano» Giulia non riusciva proprio a capire come si potesse scegliere di vivere in un posto così «La vostra gente è qui» allungò una mano verso il panorama spento «i bambini nascono, crescono, giocano… in questo…» squallore, pensò «voi vivete, in un mondo… morto…» le sembrava la cosa più triste che avesse mai visto.

Quel mondo era tutto sbagliato, avrebbe voluto far saltare tutto per aria, prendere tutte le persone, senza le loro stupide macchine e portarle in un posto più bello… Sulla Terra o su di un altro pianeta come il loro. Dove avrebbero potuto assaporare un frutto fresco, accarezzare un gatto, riposare sotto un albero e fare dei figli, facendo l’amore… Era sicura che sarebbero stati tutti più felici.

Polveri

Aspettarono l’alba, Giulia svegliò Alec che nel frattempo si era riaddormentato. I raggi rosa del sole nascente penetrarono nella stanza dalla grande vetrata, lentamente, illuminando il vano grigio, accarezzando i petali della rosa, raggiungendo loro due, sfiorando la loro pelle, diffondendo su di essa un leggero e piacevole tepore. Giulia sorrise. La stanza fu inondata da un turbinio di polveri e per un attimo tutto sembrò avvolto da un alone incantato. Poi la luce si ritirò e il sole continuò il suo viaggio.
Alec sospirò e guardò Giulia, aveva le lacrime agli occhi «Sai? La stanza è come la mia vita, grigia e buia…» le prese la mano «tu sei come i raggi del sole, sei arrivata e stai illuminando tutto, mostrandomi cose meravigliose, come quei piccoli puntini di polvere, che ho sempre avuto sotto il naso, ma non sono mai riuscito a vedere.»
Giulia trattenne il respiro molto colpita dalle sue parole. Sentì un calore nel cuore… Forse era quella la sua missione, mostrare agli altri quello che non riuscivano a vedere?